Cuba per l’alernativa possibile

Intervista a Mayra Casas Vilardell

D: In tema di sviluppo sociale, quali sono i programmi più importanti portati avanti da Cuba? R: I nuovi programmi sociali che in questo momento si stanno sviluppando a Cuba, legati ai cinque grandi obiettivi del Paese, enfatizzano lo sviluppo del potenziale umano sulla base dell’elevazione della qualità dell’istruzione a tutti i livelli e sono legati a cinque obiettivi individuati come prioritari: l’universalizzazione dell’insegnamento superiore; il perfezionamento di aspetti del modello sociale a partire da una assistenza più personalizzata, in questo caso si tratta di giovani che hanno abbandonato gli studi. Altro importante obiettivo è lo sviluppo della cultura generale per tutto il popolo; un quarto obiettivo riguarda il miglioramento della qualità della vita tramite il miglioramento della nutrizione, del livello della salute e della pratica sportiva e un quinto obiettivo è legato alla solidarietà internazionale.

D: In riferimento a questa attenzione per la carriera universitaria dei giovani, quali sono le possibilità effettive di impiego dei giovani laureati a Cuba? R: La possibilità di impiego che hanno i giovani laureati a Cuba è stata una delle caratteristiche dell’insegnamento cubano; si è cercato di garantire l’impiego a tutti gli studenti che uscivano dalle varie facoltà. Uno studente che frequenta una certa specializzazione ha la possibilità di trovare lavoro nel ramo di competenza e, indipendentemente dal fatto che poi possa decidere di cambiare, ha un periodo di addestramento in un luogo di lavoro che garantisce il rispetto della sua specializzazione in un quadro di impiego appropriato garantito a tutti i laureati.

D: Passando ad aspetti più strettamente economici, quali sono le difficoltà nell’ambito della creazione del Prodotto Interno Lordo? R: In relazione al PIL si può dire che si tratta di un indicatore che, come si sa, occupa un posto importante nel linguaggio economico in quanto si utilizza frequentemente per misurare in modo sintetico lo sviluppo e il disimpegno economico dei diversi paesi nelle varie regioni del mondo, ma questo indicatore, ed anche questo è ben noto, è stato sottoposto a diverse critiche da vari punti di vista. Tra queste vediamo che le più importanti sono collegate ai servizi sociali resi alla popolazione, questo indicatore nasconde le disuguaglianze e può crescere nonostante ci sia un deterioramento delle condizioni sociali; non tiene conto della perdita delle risorse naturali e di altri colpi all’ambiente e nel caso dei servizi sociali si accetta che il valore del servizio sia superiore alle spese, ma non è così nel caso dei servizi che sono gratuiti in cui si considera solo il cosiddetto consumo produttivo. Inoltre valutare secondo le spese è contrario all’idea moderna che stabilisce che le spese relative all’istruzione e alla sanità incrementano il cosiddetto capitale umano e nel loro carattere di investimento hanno un effetto positivo sulla crescita economica. Queste sono alcune delle molte difficoltà attribuite a questo indicatore.

D: Come risponde Cuba a queste problematiche? R: Dobbiamo dire che Cuba occupa una posizione importante per quel che si riferisce alla formazione di capitale umano e in quello che questo sforzo può significare per lo sviluppo di un Paese che è povero e ha scarse risorse naturali, considerando inoltre che deve affrontare le difficoltà del blocco statunitense. Tuttavia tutto questo sforzo, che è la causa principale della grande trasformazione avvenuta nella sfera socio-produttiva del Paese, non è sufficientemente registrato nella nostra contabilità nazionale; per questo si è richiamata l’attenzione sulla necessità di tener conto di tutte queste considerazioni. Cioè, l’applicazione meccanica di ciò che stabilisce il manuale del sistema di contabilità nazionale per calcolare il valore aggiunto dei servizi, quando questi non hanno un carattere finanziario e se si considerano le spese dell’istituzione che presta tali servizi, ha avuto come risultato, nel caso di Cuba, un livello di sottovalorizzazione del valore aggiunto lordo di queste attività che non è paragonabile a nessun altro caso conosciuto, poiché questi servizi hanno raggiunto un peso nella struttura economica del Paese senza precedenti e non c’è nel mercato cubano nessun referente di prezzi visto che sono assolutamente gratuiti. Nel caso di Cuba dobbiamo sottolineare che la situazione è assolutamente peculiare poiché oltre all’istruzione, alla sanità, allo sport, neanche la televisione ha un referente di prezzo nel mercato interno semplicemente perché non c’è una pratica finanziaria riferita a questi servizi. Inoltre ci sono alcune circostanze che aggravano la problematica fino a incidere profondamente nella sottovalutazione di questi servizi, per quello che si riferisce al loro apporto al PIL. I salari a Cuba, ad esempio, hanno un livello comparativamente minore che non in altri paesi, ma non sono sottoposti ad imposte personali e si fissano tenendo conto che ogni cittadino riceve un insieme di beni e servizi gratuiti. Altro elemento potrebbe essere che il valore dell’attivo fisso non è attualizzato, nella maggioranza dei casi, dal carico di deprezzamento; è anche sottovalutato il fatto che nessuno dei centri che prestano questi servizi pongono imposte sulle proprie attività e per questo i loro costi sono minori che in altri paesi. Molti costi si contabilizzano al costo di altre strutture che provengono dai centri che prestano questi servizi: ospedali, scuole ecc. vengono fatturati a prezzo di costo; possiamo inoltre segnalare che esistono dei sussidi per alcuni prodotti e per determinati programmi che non si registrano nella contabilità dei centri che prestano tali servizi. Questi sono alcuni degli elementi che ci sembrano importanti da tenere in considerazione.

D: Nell’ambito dell’economia internazionale, l’ALBA è l’ultimo trattato firmato da Cuba, cosa significa e a cosa serve? R: L’iniziativa dell’ALBA è un’iniziativa molto positiva che apre a Cuba nuove prospettive nella regione come fornitore di servizi e di beni. L’accordo con il Venezuela include la fornitura di combustibile, riduzione tariffaria, finanziamenti, servizi cubani; insomma una serie di nuovi fattori favorevoli che si sommano in un interscambio dove prevalgono gli elementi di giustizia e di solidarietà.

Note

1 Economista, direttrice del Centro sull’ambiente e le risorse naturali (CEMARNA), Università di Pinar del Rio, Cuba.